Potenziare una Piccola Azienda con il Marketing Online

Tra le domande che mi arrivano di tanto in tanto, ci sono quelle di chi ha una piccola azienda offline ma si trova in difficoltà.

Per farti un esempio, mi è arrivata una domanda come questa (te la riporto togliendo i riferimenti al tipo di azienda):

ciao, io ho una e in questi periodi sta andando un po male e non so come potrei aumentare il fatturato. Ho provato a fare offerte ma non ha portato nessun incremento. Cosa posso fare?

Domande di questo tipo mi fanno riflettere.

Da un lato, una risposta starebbe nel migliorare l’offerta ed il posizionamento dell’azienda. E migliorare la promozione offline.

Dall’altro lato, a me piace trovare soluzioni facili da implementare e profittevoli. E meglio se utilizzano lonline.

Pensando tra me e me su quale risposta e soluzione si potrebbe dare, mi sono reso conto di una cosa

che una soluzione che usa l’online può agire in due dimensioni:

Prima dimensione: rafforzare il business esistente

Per capirci: se hai un negozio o una piccola attività locale, potresti:
acquisire nuovi clienti posizionandoti bene sui motori per le parole chiave della tua città
gestire la relazione con i contatti e clienti acquisiti facendo email marketing o con il supporto di un blog.

Per alcune aziende attività di questo tipo fanno la differenza e fanno fare il salto di qualità all’azienda. Per altre invece no, soprattutto quando hanno un pubblico che usa poco Internet.

E per questo c’è una

Seconda dimensione: potenziare il modello di business utilizzando il web

Chi ha un’attività offline può utilizzare il web non solo per migliorare il modello di business esistente, ma anche per aggiungere una business unit che si appoggi all’attività esistente e magari sia ancora più profittevole.

Ti faccio un esempio

Se hai i prodotti e le offerte giuste, puoi utilizzare il web per vendere all’ingrosso (ad altri negozi) i tuoi prodotti. A volte basta poco per riqualificare la propria offerta per renderla appetibile ai grandi acquirenti che trovi su Internet.

Se sei un consulente, puoi aggiungere ai tuoi servizi tradizionali una componente di business online.

Se hai un’agenzia immobiliare e ti succede di proporre immobili di prestigio interessanti anche come investimento, potresti proporti via web al mercato estero che cerca investimenti immobiliari in Italia.

Oppure, puoi creare un tuo blog o un portale di acquisizione clienti o contatti per la tua attività e, appena questo sito ti porta più contatti di quanti tu possa gestirne, potresti vendere questa visibilità ad altre aziende che servono il tuo pubblico.

Il trucco sta nel partire dal modello di business esistente per crearne uno nuovo potenziato dal web che sia ancora più profittevole di quello che hai già.

Top Credit di BNL – Caratteristiche

La carta Top Credit di BNL è una carta di credito revolving in grado di garantire sino a 6.000 euro di credito per permettere di effettuare acquisti nei negozi o su internet e restituire la somma spesa in rate mensili di importo modulabile in funzione delle esigenze di ogni cliente. Il credito a disposizione viene rigenerato attraverso il pagamento delle rate mensili del piano di rimborso.

La carta si appoggia al circuito MasterCard e consente di ottenere un anticipo di contante presso gli ATM di tutto il mondo sino a 250 euro a giorno;   la quota da corrispondere per mantenere la propria carta è fissata in 20,00 euro, ma per il primo anno la carta è offerta gratuitamente.

La modalità di rimborso della carta Top Credit è mensile e l’importo di 50, 100, 150 e 200 € può essere deciso in funzione della scelta effettuata dal titolare e dalla rata minima stabilita automaticamente, in base all’ ammontare del debito residuo.

Le condizioni applicate alla carta propongono un TAN del 15,90% per importi di rimborso sino a 5.000 euro e del 13,50% per importi superiori ai 5.000 euro; per i prelievi di contante è prevista una commissione del 4% su quanto prelevato sia su ATM BNL che di altri Istituti con un importo minimo di 2,58 €. In caso di pagamenti in valuta differente dall’euro è prevista una commissione dell’1,50%.

Produttività sul Lavoro e Gestione del Tempo

gni tanto mi arrivano domande su come gestire il proprio tempo. Per questo, ho pensato di raccontarti quali strategie utilizzo per gestire il mio tempo.

Premessa: la maggior parte del mio tempo è dedicata a creare e gestire campagne e strategie di marketing. Una piccola parte è poi dedicata alle incombenze amministrative.
I consigli che trovi di seguito non sarebbero adatti per chi fa il commerciale o per chi segue il servizio clienti.

I principi di base sui quali organizzo il mio tempo sono

Meglio concentrarsi su poche cose fatte bene, che disperderti in mille attività.
Meno significa più. Soprattutto nella gestione del tempo.

C’è chi fa tante cose per il gusto di sentirsi occupato, di sentirsi utile.
A me personalmente non piace avere la sensazione di sentirmi occupato e pieno di cose da fare. Preferisco invece fare poche cose, ma importanti e che possono portare profitto.

Quando ho un’attività da fare, la prima cosa che penso è, oggi mi tocca fare sta roba; ma mi fa davvero guadagnare? come posso fare in modo di non dover farla più? Alla fine, se fai bene i conti, sono poche le attività che vale davvero la pena fare.

Prova a dare un valore al tuo tempo. Ad esempio: 300 euro allora.
E poi valuta: la tale attività che stai facendo, li vale davvero 300 euro allora? se non li vale, vedi come non dover farla più, quella attività.

A volte, per ottimizzare il tuo tempo, ti conviene riflettere anche sul modello di business della tua azienda.

Se ti succede troppo spesso di doverti occupare di attività irrilevanti, come puoi modificare l’organizzazione della tua azienda per poterti invece concentrare su ciò che sai far meglio e ti porta maggior profitto?

Meglio evitare gli impegni pre programmati e poter essere libero di seguire l’attività che più ti sembra redditizia

A me piace potermi alzare la mattina e potermi dedicare alle cose che mi sembrano più utili in quel momento. Viceversa, non mi piace avere il mio tempo cadenzato da continue riunioni o appuntamenti da seguire.

Da anni ho quasi totalmente eliminato dalla mia agenda appuntamenti e riunioni. Per le cose che faccio io (marketing), riunioni ed appuntamenti sono spesso una perdita di tempo.

Una campagna di marketing viene meglio quando è pensata interamente da un solo individuo. Mediare tra mille idee, spunti e pareri di teste differenti quasi sempre diluisce la potenza della campagna.

Preferisci la comunicazione asincrona

Se noti, in questo blog non c’è il mio numero di telefono. E se una persona riesce a trovare il mio numero diretto e mi telefona in ufficio senza essersi preannunciato, quasi sempre mi dimostro poco paziente: perché telefonarmi a casaccio senza preavviso è una violazione del mio tempo.

Ti trovi nella situazione in cui chiunque può telefonarti e farti perdere tempo? probabilmente ti conviene pensare come limitare questo problema.

Infatti, se ti stai concentrando su una cosa, è meglio non avere distrazioni. Il telefono è la distrazione peggiore. Soprattutto quando chi ti chiama ha la convinzione che devi starlo ad ascoltare in quel preciso momento in cui fa comodo a lui.

Invece, preferisci la comunicazione asincrona, dove una persona può comunicarti e tu puoi rispondere quando tu hai tempo, nel momento in cui tu preferisci.

A proposito: se qualcuno ti scrive una email e richiede (gratis) i tuoi consigli e la tua consulenza, non sentirti in obbligo di rispondere. Se io dovessi rispondere a tutte le email di richieste di consigli gratuiti che mi arrivano, non avrei più tempo di dedicarmi ai progetti che contano davvero.

Il gratis, quando c’è, è bene faccia parte di una strategia commerciale più ampia.

Andando nei dettagli, ecco ora come gestisco le mie cose

Lo strumento principale che utilizzo è una lista delle cose da fare e controllare.

Questa lista è divisa in 3 sezioni:
1) attività importanti da fare (TO DO)
2) attività che devono fare gli altri, delle quali devo verificare i risultati (TO WATCH)
3) attività programmate per un periodo futuro (LATER).

Se nella lista delle cose da fare (TO DO) iniziano a comparire troppe cose, allora mi viene il dubbio se sto sbagliando qualcosa.

Dove tengo questa lista? una volta la tenevo su un file txt nel desktop del computer. Poi, usando più computer differenti, ho iniziato ad usare Evernote. Così da avere la stessa lista aggiornata su più computer differenti, consultabile anche con il mio iPhone.

Se anche tu usi più computer differenti, uno strumento online (come Evernote, ma ce ne sono tanti altri) può tornarti utile.

Come Lavorare a Londra

Da circa un decennio ormai, è diventato uso costume spostarsi, non solo dalla propria città, ma anche dalla propria nazione, per cercare prospettive migliori di vita e di lavoro o per provare una nuova esperienza.

Fino ad un paio di anni fa le mete predilette erano l’Inghilterra e L’Irlanda, viste come vere e proprie mecche per tutti i lavoratori europei, grazie alla presenza di molte aziende internazionali agevolate dai bassi regimi fiscali. Ma qualche anno la crisi ha colpito in maniera decisa l’economia europea, soprattutto britannica, costringendo molti lavoratori, anche qualificati, come i manager a fare le valigie e lasciare il paese.

Ora trovare un lavoro qualificato a Londra non è molto semplice. Le migliori opportunità si trovano nella ristorazione e nei lavori manuali (anche molti meno nell’edilizia rispetto a tre o quattro anni fa, quando la buona situazione economica permetteva l’apertura di numerosi cantieri). La cosa migliore da fare è dunque quella di recarsi sul posto, preparare un proprio curriculum in inglese e, oltre che presentarvi di persona al datore di lavoro, impiegate la maggior parte del tempo a girare per le agenzie interinali per lasciare il vostro curriculum e fare colloqui; questo è il metodo più semplice per trovare un lavoro.

Due cose importanti che si devono avere quando si cerca lavoro a Londra (e in Inghilterra in generale): il passaporto (scordatevi la carta d’identità fuori dall’Italia) e un conto in una banca inglese. Per quest’ultima cosa, non ci dovrebbero essere problemi, la burocrazia è molto snella, basta recarsi in un istituto bancario con il passaporto e aprire in breve tempo un conto corrente, necessario per ricevere i pagamenti, a meno che voi non lavoriate in nero e veniate pagati cash; questa opzione, oltre che illegale, è assolutamente sconsigliata perché i controlli sono molti e le conseguenze, sia per il datore che per il lavoratore, molto serie.

Come Sollecitare un Pagamento

Oggi proponiamo un modello di sollecito di pagamento.

Oggetto: mancato pagamento nostra merce

Gentile Signor Bianchini,

siamo spiacenti di dover richiamare la sua attenzione sul mancato versamento della somma che ci è dovuta a copertura dell’ordine n.G789/a del 21 settembre scorso.

La preghiamo di provvedere in tempi rapidi e comunque non oltre il 30 ottobre; questo ci consentirà di aggiornare la sua pratica e di non disturbarla nuovamente.

Casomai avesse già provveduto, non tenga conto di questo avviso: se crede, può farci avere per le vie brevi (fax, email) gli estremi del pagamento.

Contando di ricevere al più presto quanto sopra specificato, restiamo a sua disposizione per ogni chiarimento.

Cordiali saluti.

Alberto Guardiani
Responsabile amministrativo

Questo è un esempio di lettera piuttosto leggera per sollecitare un pagamento.

La situazione immaginata è che si tratti del primo avviso. In questo caso, la gentilezza è dovuta, potrebbe esserci stato un disguido bancario, un malinteso, una dimenticanza.

Se il vostro cliente continua a non pagare nonostante i ripetuti avvisi, la lettera dovrebbe assumere un tono più sbrigativo, sino ad arrivare alla minaccia di coinvolgere l’avvocato o l’esperto di recupero crediti, relativamente a cui è possibile vedere questo modello di lettera di messa in mora.

Il primo sollecito di pagamento deve però avere un tono come quello del modello proposto.