Forma del Contratto Part Time – Guida

In questa guida vediamo quali sono gli elementi relativi alla forma del contratto part time.
Il part time è una forma lavorativa che prevede una prestazione lavorativa ridotta rispetto al normale orario di lavoro e, in base alla forma, può essere orizzontale o verticale. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul part time su questo blog.

Vediamo invece quali sono gli elementi fondamentali del contratto.
Forma scritta. Il contratto di lavoro a tempo parziale, sia nella modalità a tempo indeterminato che a termine, deve essere stipulato in forma scritta, richiesta a fini di prova. Dal momento che la forma scritta soddisfa esigenze meramente probatorie, al contratto di lavoro part time stipulato in forma non scritta è garantito lo stesso regime giuridico di quello stipulato per scritto.

Mancanza della forma scritta. Considerato che la forma scritta è richiesta, la mancanza della stessa non comporta la nullità del contratto part time, ma soltanto limitazioni alla prova testimoniale del contratto. In particolare, qualora la scrittura del contratto risulti mancante, le parti non possono ricorrere alla prova per testimoni, a meno che il contraente dimostri di avere senza sua colpa perduto il documento che gli forniva la prova.

Richiesta di rapporto a tempo pieno. Se non vi è alcuna prova (sia documentale, sia per testimoni nei casi in cui è ammessa) in ordine alla stipulazione a tempo parziale del contratto di lavoro, il lavoratore può dimostrare che il rapporto di lavoro, in realtà, si è svolto a tempo pieno e chiedere, per l’effetto, al giudice il riconoscimento della sussistenza fra le parti di tale tipo di rapporto, con decorrenza dalla data dell’accertamento giudiziale della mancanza della scrittura. Resta fermo il diritto del lavoratore a percepire le retribuzioni dovute per le prestazioni rese antecedentemente alla data.

Mutuo Ristrutturazione di Mediolanum

Con gli attuali bonus fiscali, molto allettanti, per un privato può essere conveniente stipulare un mutuo per ristrutturazione. Questo perché fino a fine anno la metà del costo sostenuto si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi con un piano di ammortamento del credito fiscale pari a dieci anni. Per chi non ha la liquidità necessaria può tra l’altro sottoscrivere un finanziamento ipotecario, ovverosia un mutuo con finalità di ristrutturazione.

Tra le proposte presenti attualmente sul mercato c’è quella di Mediolanum con il Mutuo Riparti Italia, un finanziamento ipotecario a medio ed a lungo termine che può essere erogato all’inizio, in un un’unica soluzione, oppure con la formula a stato di avanzamento dei lavori.

Queste, in accordo con quanto riportato da Mediolanum attraverso il proprio sito Internet, sono attualmente le condizioni proposte per il Mutuo Riparti Italia: durata da un minimo di 10 ad un massimo di 20 anni, indicizzazione al tasso euribor con scadenza a tre mesi, spese di istruttoria pari allo 0,40% dell’erogato con un massimo di 600 euro.

Per quello che riguarda il mutuo ristrutturazione ricordiamo che tra i bonus fiscali ci sono anche quelli che, all’interno dei lavori di ristrutturazione, prevedono una detrazione al 50% fino a 10 mila euro di spesa per mobili ed elettrodomestici ad elevata efficienza energetica. Il che significa che è possibile ristrutturare ed arredare in questo momento la casa potendo fruire di corpose agevolazioni di Stato.

Come Riconoscere Cicli di Mercato

Nello scorso articolo abbiamo parlato dei cicli di mercato, dandone una definizione generica, necessaria tuttavia per poterne capire il funzionamento. I cicli di mercato sono quelli che fanno acquistare le monete di quei paesi che stanno attraversando un periodo di boom e di vendere le valute dei paesi che invece stanno attraversando un momento di crisi.

C’è un modo per poter anticipare l’inizio di questi periodi? Il boom e la fase di down del ciclo economico possono inziare da qualsiasi settore dell’economia. Quando cominciano i problemi tra le imprese del settore finanziario queste concederanno pochi crediti. Quando i problemi sorgeranno in un altro settore dell’economia le banche daranno credito mettendo però in previsione inadempienze e fallimenti.

Di solito la crisi del credito comincia prima della crisi vera e propria, secondo le statistiche della Banca Centrale, i tassi di prestito alle aziende, le notizie che parlano di licenziamenti e di fallimenti. Naturalmente, se la fase è invece di boom, l’evoluzione sarà in direzione opposta, ovvero con un’espansione invece della contrazione, ma il processo è simile. L’espansione e la contrazione si diffondono da un settore all’altro, tutta l’attività economica generale viene sostenuta o ne viene compressa, dunque il boom o la crisi sono in corso.

Per poter usare questi dati a livello pratico ci sono diversi tipi di indicatorinumeri, che si occupano di valutare l’influenza della disoccupazione, le azioni di politica della banca centrale, i fallimenti, ecc. Questi sono tutti indicatori che mettono in evidenza una possibile crisi.

L’indicatore più importante è fornito da un’attenta analisi dell’economia e dall’identificazione delle zone in cui i più grandi squilibri si accumulano. Per poter fare questo è possibile cercare degli indicatori di primo piano, come quelli che mettono in evidenza i prestiti delle banche centrali. Le banche sono uno dei primi attori a risentire di crisi o di boom economici, in qualsiasi economia.

Mutuo Contante di Unicredit

Per ottenere liquidità di solito si chiede un prestito, ma quando la cifra richiesta è elevata la banca chiede immancabilmente oltre alla busta paga anche la presentazione di garanzie reali. Ed allora chi di una casa è proprietario, e deve affrontare spese tali da dover chiedere un prestito di importo rilevante, può andare a stipulare un finanziamento ipotecario, nella fattispecie un mutuo per liquidità.

Mettendo l’immobile a garanzia, infatti, è possibile di norma ottenere importi per parecchie decine di migliaia di euro. Per esempio Unicredit attualmente con il prodotto Mutuo Contante, previa approvazione dell’istruttoria, può concedere liquidità fino a ben 80 mila euro con il piano di rimborso da 5 a 20 anni, ovverosia da un minimo di 61 ad un massimo di 240 rate mensili.

Nel dettaglio, il “Mutuo Contante” può essere stipulato con la formula a tasso fisso, oppure tasso variabile nel rispetto delle finalità previste. “Mutuo Contante” non può essere infatti concesso per operazioni speculative, compreso l’acquisto di altri immobili, ma per spese familiari e personali, oppure per il consolidamento di debiti pregressi.

Per quel che riguarda l’indicizzazione del Mutuo Contante di Unicredit, questa è all’euribor a tre mesi per la formula a tasso variabile, ed all’EuroIrs per il Mutuo Contante a tasso fisso cui è possibile anche associare una parte del piano di ammortamento a tasso variabile.

Mutui Condominio – Cosa Sono

Al pari di un mutuo per ristrutturazione che viene stipulato da un soggetto privato, anche quello condominiale può essere sottoscritto in banca con il tasso fisso, misto o variabile. Così come si può trasferire in un’altra banca attraverso la surroga.

In questo momento, grazie alle corpose detrazioni fiscali vigenti, la stipula di un mutuo ristrutturazione per le parti comuni di un edificio può rappresentare un’operazione molto vantaggiosa.

Gli sconti fiscali, fruibili poi nell’arco di dieci anni in rate di pari importo, abbattono infatti i costi complessivi dell’operazione e, nello stesso tempo, a conclusione dei lavori il palazzo ristrutturato complessivamente acquisisce di norma un maggior valore di mercato. E chiaro inoltre che per accendere un mutuo di questo tipo serve necessariamente che in assemblea condominiale si registri il consenso unanime da parte dei proprietari delle unità immobiliari.

Le condizioni di accesso a questa tipologia di mutui variano di norma da banca a banca mentre sono nella sostanza le stesse le finalità. Si può infatti accedere al credito condomiliale per lavori sulle parti comuni dell’edificio per la ristrutturazione edilizia e/o per il miglioramento dell’efficienza energetica, ed in generale per tutti quegli interventi per cui scattano le detrazioni fiscali.
L’istituto di credito, inoltre, finanzia anche l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Per esempio impianti fotovoltatici oppure con la tecnologia del solare termico in modo tale che i residenti possano ottenere attraverso l’energia solare acqua calda sanitaria.