Come Fare Colloquio di Lavoro al Telefono

Quando pensiamo ad un colloquio di lavoro ci immaginiamo seduti davanti a una scrivania. Davanti a noi un ipotetico datore di lavoro che sembra incapace di sorridere e il vostro umore sotto i piedi ogni volta che la persona davanti a voi sembra completamente disinteressata alle cose che state dicendo. Fortunatamente la scena non è sempre così deprimente, ma non è neanche detto che sia sempre un colloquio faccia a faccia.

Quando un azienda cerca nuovo personale da assumere, cerca di fare alcune prime selezioni senza vedere neanche in faccia i candidati. Prima fase: cestinare i curriculum che si presentano disordinati e con errori grammaticali. Seconda fase: leggerli velocemente e capire chi ha o non ha le competenze giuste. Terza fase: contattare i potenziali dipendenti.

La fase del contatto spesso si trasforma in colloquio informale e sarà questo il metodo utilizzato per fare l’ultima grande divisione tra chi merita di essere incontrato e chi invece sarà liquidato senza troppe motivazioni. Come avviene il contatto? Le opzioni oggi come oggi sono due. O dovrete affrontare un colloquio telefonico o attraverso Skype.

Il colloquio telefonico è quello che ci interessa oggi. Non esistono delle regole specifiche per “sfondare” in questo genere di contatto, ma dovete fare in modo che vi venga offerta la possibilità di un colloquio faccia a faccia. Ecco alcune piccole cose da ricordare:

Se state guidando, siete in un momento di confusione totale o sapete che non avete molto tempo per parlare, chiedete subito in maniera molto gentile se potete richiamare voi in un secondo momento così da parlare bene.

Segnatevi indirizzi, numeri e qualsiasi altra cosa che rischiate di dimenticare. Se ottenete un colloquio non potete certo richiamare per sapere dove si trova il posto.

Date risposte sicure e non balbettate, farsi prendere dall’ansia non è il metodo migliore per fare buona impressione. Preparate un elenco di pregi e difetti, visto che è una domanda comune. Per fare questo può essere utile questa guida sul sito Colloquiodilavoro.net.

Non interrompete mai il vostro interlocutore. Risulta essere segno di maleducazione.

Spesso il colloquio telefonico dona una maggiore sicurezza, ma ricordatevi di non spacciare per vostre delle competenze che non possedete. Se ottenete un colloquio (cosa sperata) rischierete dopo di fare una figuraccia nel dimostrare di non essere assolutamente capaci di svolgere mansioni di cui avete vantato una grande padronanza.

Molto interessante.

Come Lavorare in Banca Popolare di Bari

I candidati che decidono inviare il proprio curriculum alla banca popolare di bari, devono sapere che esistono diverse possibilità d’impiego. L’invio del documento è consentito solo scrivendo all’indirizzo email: servzio_personale@popolarebari.it.
Inoltre dovrete confermare che i dati personali trasmessi alla Banca Popolare di Bari, vengono inviati per proporre un rapporto di lavoro e di conseguenza saranno trattati dalla banca stessa con modalità cartacee ed elettroniche.

Il primo sportello della Banca Popolari di Bari fu aperto nel 1960 e nessuno pensava che nel giro di pochissimo tempo sarebbe nata una realtà forte e dinamica. Dopo 50 anni la Banca Popolare di Bari può vantare di essere il polo creditizio di riferimento nel mezzogiorno, una banca che grazie alle continue acquisizione e scelta si è fatta strada in tantissime regioni.

I valori della Banca Popolare di Bari sono molteplici
– Cura nel trovare soluzioni economiche e finanziarie personalizzate
– Affidabili nel tempo per essere sempre un punto di riferimento per investitori e risparmiatori
– Rispetto nei confronti dei clienti
– Passione nel crede che il tempo dei clienti è un valore prezioso da rispettare
– Impegno con grinta per garantire la migliore formula di efficienza.

Entrare a far parte della Banca Popolare di Bari significa avere una laurea in scienze economiche e aver avuto una breve esperienza in questo settore. Ovviamente non mancano possibilità di sbocco per neolaureati che vogliono intraprendere un percorso di stage all’interno della Banca Popolare di Bari.

Inviate la vostra candidatura spontanea e preparatevi ad affrontare colloqui conoscitivi mirati e test attitudinali che permetteranno alla società di conoscere tutte le informazioni su di voi.

Come Aprire Agenzia di Organizzazione Eventi in Franchising

Emotions Eventi nasce con l’idea di creare una rete di professionisti in diversi settori per poter creare le migliori condizioni per poter organizzazione qualsiasi evento in un modo impeccabile. Il franchising Emotions Eventi si occuperà di organizza un matrimonio o qualsiasi altro evento con lo scopo di accontentare il cliente e con la capacità di rimanere nel budget indicato.

Il servizio comprende un’organizzazione completa di tutto l’evento, diciamo come con una formula chiavi in mano. Gli eventi che vengono organizzati dal franchising Emotions Eventi possono essere matrimoni, che verranno organizzati in ogni minimo dettaglio, eventi privati come compleanni per adulti, feste di laurea, battesimi, party e molti altri ed eventi aziendali attraverso la scelta della location, il servizio catering, gli addobbi floreali, servizi fotografici e molto altro. Inoltre, se necessario mette a disposizione degli specialisti di marketing e comunicazione per il conseguimento dell’obbiettivo aziendale. I servizi offerti sono completi e ricoprono qualsiasi possibile richiesta, sono tutti studiati su misura del cliente e ovviamente di ottima qualità.

Se si vuole aprire un’agenzia di organizzazione eventi in franchising Emotions Eventi sarà necessario un investimento iniziale a partire da 7.900 euro. Il franchising Emotions Eventi garantisce un’assistenza costante sia nella fase dell’avviamento dell’attività che durante tutta la durata del contratto. Mette a disposizione il proprio know-out e la propria metodologia di vendita e comunicazione. Inoltre, si occupa della formazione del personale

Il locale deve trovarsi necessariamente con una vetrina fronte strada in zone ad alto passaggio, sia per attirare clientela che per invogliarla ad entrare attraverso una vetrina sempre molto curata e accogliente.

Come Lavorare in KPMG

Siete pronti a lavorare nel gruppo KPMG? Si tratta di una società attiva in 156 paesi del mondo con oltre 152 mila professionisti leader a livello globale nei servizi alle aziende. Ai clienti viene offerta la revisione e l’organizzazione contabile, la consulenza manageriale e i servizi fiscali.

KPMG da oltre 50 anni in Italia, accompagna i percorsi di crescita delle imprese. Infatti oggi con 3 mila professionisti la società è riuscita a diventare un importante piattaforma di servizi professionali. Leadership, lavoro in team, rispetto delle persone, approfondimento continuo, trasparenza, impegno verso le comunità e integrità. Valori che ogni giorno mettiamo in pratica al servizio dei clienti e del mercato.

Per entrare a far parte di questo gruppo, non dovrete far altro che accedere al sito web ufficiale e selezionare la sezione XCareers. I servizi di Audit, Tax & Legal, Advisory e Accounting offrono grandi opportunità di carriera per persone laureate e qualificate, siano esse al primo contatto con il mondo del lavoro o abbiano invece già maturato un’esperienza professionale.

La società ricerca anche professionisti provenienti dal marketing, dal settore finanziario e delle risorse umane.

Prestiti a Pignorati – Possibili Soluzioni

L’evoluzione finanziaria ha operato negli ultimi anni anche nell’ambito delle nuove forme di accesso al credito. In un contesto tuttavia non semplice, l’obiettivo di garantire una certa facilità per tutti i soggetti di poter prendere a prestito somme di denaro, ha portato gli istituti finanziari a predisporre nuove misure e strumenti adeguati proprio a tal fine. In particolare, i prestiti a protestati, cattivi pagatori o pignorati, rappresenta una fetta importante proprio di tale innovazione.

Prima di delineare le caratteristiche dei prestiti pignorati, è doveroso inquadrare la figura dello stesso soggetto all’interno della odierna ingegneria creditizia. In primo luogo, la procedura di pignoramento è prevista qualora il debitore non paghi i propri debiti. In questo caso, il creditore esperisce la procedura di pignoramento grazie alla quale cerca di pignorare un bene di proprietà del debitore, venderlo e così soddisfare il credito. Un caso comune è quello dell’assegno protestato. Data questa breve definizione si intuisce come il pignorato viene classificato a tutti gli effetti come cattivo pagatore in quanto segnalato alla centrale rischi, ovvero quella lista di soggetti che a diverso titolo hanno avuto difficoltà nel pagare i propri debiti.

Fatta questa breve premessa è facile intuire che non è di fatto semplice accedere al credito a questa categoria di soggetti, senza dimenticare che poi, ultimamente, i parametri creditizi si sono notevolmente inaspriti. Bastano, infatti, brevi ritardi nei pagamenti o richieste di prestiti non concessi, per vedersi rifiutata la richiesta.

In tale contesto l’unica formula di finanziamento concessa per prestiti protestati è quella della cessione del quinto. Infatti, anche qualora il soggetto sia classificato come protestato o cattivo pagatore, lo stesso può richiedere tranquillamente un finanziamento mettendo direttamente a garanzia la propria busta paga. Le rate per il prestito a protestati così formulato, sarà pagato direttamente per tramite ritenute sullo stipendio o salario del richiedente, senza che esso sia obbligato ad adempiere in prima persona al pagamento delle rate stabilite, rimanendo in capo al datore di lavoro l’obbligo di garantire il versamento di quanto pattuito all’ente finanziatore.