Back-to-back è locuzione che può qualificare due diverse operazioni economiche: il prestito e la vendita di merci.
Nel primo caso, si ha il back-to-back loan, ossia il mutuo che due società residenti in Paesi diversi si fanno reciprocamente, ciascuna versando all’altra un determinato ammontare espresso nella propria valuta nazionale. Gli scopi per cui
una simile operazione viene posta in essere possono essere molteplici.
Di norma, è per minimizzare i rischi di fluttuazione del rapporto di cambio; questo infatti viene stabilito dalle parti fin dall’inizio. Può avere tuttavia anche fini di elusione fiscale. Ciò accade in specie quando le società appartengono allo stesso gruppo e il trattamento fiscale nei Paesi in cui hanno sede presenta differenze rilevanti. Il back-to-back loan può essere, infine, utilizzato per fini illegali, in particolare per costituire riserve di fondi “neri” all’estero.
Il back-to-back credit è invece una tecnica utilizzata nel commercio internazionale per mantenere ignota l’identità dell’esportatore. Il venditore consegna i documenti richiesti per la transazione a un’istituzione finanziaria specializzata in questo tipo di operazioni, diventando così creditore nei confronti di questa; l’istituzione finanziaria, che funge da intermediario, emette quindi a favore dell’acquirente nuovi documenti, di modo che rimangano ignoti gli estremi anagrafici del
vero esportatore. A quest’ultimo verrà girato il pagamento effettuato dall’importatore, una volta detratta la parte che l’istituzione finanziaria si sarà riservata.