Fac simile contratto conto vendita auto

Un contratto conto vendita per auto è un accordo tra un proprietario di un veicolo e un rivenditore (spesso una concessionaria) attraverso il quale il proprietario affida al rivenditore la vendita dell’auto. In base a questo accordo, il rivenditore accetta di custodire l’auto, mostrarla ai potenziali clienti e tentare di venderla per conto del proprietario. Viene definito un prezzo minimum che il proprietario si aspetta di ricevere dalla vendita: se l’auto viene venduta a un prezzo superiore, il guadagno aggiuntivo viene di solito condiviso tra il proprietario e il rivenditore secondo le condizioni pattuite nel contratto.

Il vantaggio di questo tipo di contratto per il proprietario è che può beneficiare dell’esperienza e della visibilità offerta dalla concessionaria per vendere l’auto, spesso ottenendo un prezzo migliore di quanto potrebbe ottenere vendendola direttamente. Per il rivenditore, il vantaggio è la possibilità di offrire un’auto in più senza dover investire direttamente nell’acquisto del veicolo, guadagnando dalla commissione al momento della vendita.

Il contratto stabilisce in dettaglio tutte le condizioni della vendita, comprese le responsabilità per danni o perdite dell’auto mentre si trova in possesso del rivenditore, eventuali costi o spese che il proprietario deve coprire, come i costi di pubblicità, e come e quando il pagamento al proprietario avverrà dopo la vendita dell’auto. È essenziale che tutte le parti leggano attentamente e comprendano tutte le condizioni prima di firmare un contratto conto vendita auto.

Come compilare un contratto conto vendita auto

Un contratto di conto vendita auto è un documento formale che sancisce il trasferimento temporaneo di un’autovettura dal proprietario a un mediatore che si impegna a venderla per conto del proprietario. Tale contratto deve essere dettagliato e preciso per garantire la tutela dei diritti di tutte le parti interessate. Di seguito, verranno illustrate le informazioni essenziali che tale contratto dovrebbe contenere:

Parti del Contratto: I dati completi di entrambe le parti, comprensivi di nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza (indirizzo completo), numero di telefono, documento di identità (tipo e numero) e codice fiscale del proprietario. Analogamente, devono essere specificati i dati della ditta che si occupa della vendita, inclusa la sua denominazione completa e i dati fiscali.

Descrizione dell’Automobile: Una descrizione approfondita dell’auto oggetto del contratto, includendo marca, modello, anno di produzione, numero di telaio (VIN), chilometraggio, condizioni generali e tutte le caratteristiche rilevanti (es. colore, optional). È essenziale dichiarare la piena proprietà e l’assenza di gravami sull’auto.

Condizioni di Vendita: Il prezzo concordato per la vendita dell’auto, inclusiva della percentuale o della cifra fissa che sarà riconosciuta alla ditta per la mediazione. È importante stabilire i termini per il pagamento al proprietario una volta effettuata la vendita.

Dichiarazioni del Proprietario: Il proprietario deve dichiarare formalmente l’esattezza dei suoi dati anagrafici, la piena proprietà e la legalità del bene, oltre alla sua conformità alle norme di sicurezza vigenti. Va dichiarato anche che la vendita non rientra in operazioni soggette ad IVA, salvo diversa situazione che dovrebbe essere specificata.

Durata dell’Impegno: Specificare la durata dell’accordo, inclusi il periodo minimo di esposizione dell’auto prima di eventuali modifiche al prezzo concordato e le condizioni di recesso da parte della ditta o del proprietario.

Obblighi della Ditta: Indicare gli obblighi della ditta nel promuovere la vendita del veicolo, nonché le modalità di gestione di eventuali trattative di prezzo con gli acquirenti.

Trattamento dei Dati Personali: Deve essere inclusa una sezione che indica come saranno trattati i dati personali secondo le leggi sulla privacy vigenti, specificando i fini del trattamento dei dati e le parti terze (se presenti) a cui questi possono essere comunicati.

Firma e Data: Il contratto deve essere concluso con il luogo e la data di sottoscrizione e deve essere firmato da entrambe le parti, confermando l’accettazione di tutte le condizioni precedentemente descritte. È utile anche inserire una clausola che richieda una sottoscrizione specifica per l’approvazione delle clausole che comportano particolari obblighi o rinunce (ad es., gli articoli 1341 e 1342 del Codice Civile italiano).

Ricordiamo che, data la natura legale e la rilevanza finanziaria di tale accordo, sarebbe prudente farlo visionare o redigere da un professionista esperto in materia contrattuale o legale, come un avvocato, per assicurarsi che tutti gli aspetti siano coperti adeguatamente e per tutelare le parti coinvolte.

Secondo Esempio di contratto conto vendita auto

L’anno ___ il giorno ____ del mese di ____ con la presente scrittura da valere ad ogni effetto di legge tra le seguenti parti:

il sig. _____ nato a _______ il ________ e residente a _______ in Via __________, da qui in avanti chiamato “Tradente”;

e la società __________ con sede a _____ in Via _________ P.IVA ________ nella persona del proprio legale rappresentante Sig. _____________, nato a ______ il _________ e residente a ______ in Via ___________ C.F. ________, da qui in avanti chiamato “Accipiente”;

Si conviene e stipula quanto segue:

PREMESSO CHE

Il Tradente è proprietario di autoveicoli usati, che intende vendere sul mercato avvalendosi di distributori/rivenditori specializzati nel settore automobilistico;

Il Tradente intende avvalersi della specializzazione e dell’attività commerciale dell’Accipiente per la vendita di detti autoveicoli;

L’Accipiente svolge l’attività di vendita e distribuzione di autoveicoli usati;

L’Accipiente si rende disponibile allo svolgimento di tale attività di conto vendita per il Tradente per i veicoli di cui al presente contratto;

Le parti intendono regolare il proprio rapporto utilizzando lo strumento del contratto di conto vendita come dalla presente scrittura privata;

tutto ciò premesso, le parti

STABILISCONO E CONVENGONO QUANTO SEGUE

Il Tradente consegna all’Accipiente, perché ne effettui la vendita, i seguenti autoveicoli: ___________________ (es. marca, modello, anno di fabbricazione, targa, numero di telaio).

Il Tradente dichiara che su detti autoveicoli non vi è gravame, ipoteca, fermi amministrativi, pignoramenti di alcun genere e che gli stessi sono di sua piena proprietà e liberi da vincoli;

Il Tradente dichiara che lo stato degli autoveicoli e le loro condizioni sono conformi alla normativa stradale e ambientale in vigore e che se ne assume ogni e qualsiasi responsabilità derivante da inesatte dichiarazioni relativa agli autoveicoli sopra descritti, al loro uso, alla loro commercializzazione e/o a quant’altro correlabile esonerando la suddetta società Accipiente da qualsiasi controversia e responsabilità.

Il Tradente si impegna a consegnare a proprio carico presso la sede operativa dell’Accipiente gli autoveicoli in stato di commerciabilità, adeguatamente revisionati e in conformità alle normative vigenti; in caso di reclami da parte del cliente finale legati a problemi non comunicati al momento della consegna, il Tradente si impegna a gestire direttamente tali reclami o a sostituire l’autoveicolo con un altro equivalente, esonerando l’Accipiente da ogni onere e spesa.

Il prezzo di vendita degli autoveicoli viene concordemente e consensualmente determinato in _______ euro.

La ditta Tradente riconosce alla società Accipiente, a vendita avvenuta, come compenso per le prestazioni di vendita, il _____% (_____) del prezzo di vendita degli autoveicoli sopra descritti.

L’Accipiente, a vendita avvenuta degli autoveicoli, corrisponderà alla ditta Tradente il netto ricavo come da accordi, nei tempi stabiliti dell’art. 62 comma 3 D.L. n. 1 del 24-01-2012 convertito con modificazioni della legge 24 marzo 2012 n. 27, salvo a restituire al Tradente gli autoveicoli rimasti invenduti.

Il presente contratto entra in vigore dalla data di sottoscrizione ed avrà una durata di mesi dodici, rinnovabile tacitamente di mese in mese. Ciascuna delle parti potrà comunque recedere prima della scadenza del termine, mediante preavviso scritto di almeno 30 (trenta) giorni comunicato all’altra parte a mezzo raccomandata AR.

Competente a decidere in ordine alle controversie che dovessero sorgere dal presente contratto sarà esclusivamente il Foro di ____

Per quanto non previsto dal presente contratto si fa rinvio agli artt. 1556-1558 del Codice Civile, nonché alle norme di legge concernenti la vendita di beni mobili e la responsabilità per i prodotti.

Il Tradente __________________ L’Accipiente _______________

Le parti dichiarano di approvare espressamente, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e 1342 c.c., le clausole di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, e 10.

Il Tradente ___________ L’Accipiente ________________

Come Investire in Zucchero

Certo, è un bell’impiccio. Passi tutta la vita, a dieta penitenziale, solo per mantenere delle misure graziose. Calcoli matematicamente, il numero di calorie introdotte e la corretta ripartizione tra i macronutrienti. Programmi accuratamente le ore da riservare all’attività fisica giornaliera. E quando ti viene una voglia fatale di gelato al cioccolato, farcito con la zuppa inglese, decorato con la mimosa alla panna e rinforzato con una cassata siciliana, ti raccomandi, a stretto giro di preghiera, al santo protettore dei pasticceri, affinché non ti faccia incontrare uno spaccio di dolciumi, nel raggio di venti chilometri. Ti fai una forza erculea per resistere, anche se il tuo animo pare quasi affranto… Fino a quando non ti metti a studiare i mercati finanziari e scopri che esiste una commodity che puoi tranquillamente tradare, senza che la tua bilancia minacci di toglierti il saluto, alla tua prossima misurazione.

Antiche radici

Si narra che la prima estrazione ebbe luogo in Polinesia, nel XIII secolo. Dopo fugacissimi tentativi di lavorazione sistematica, fu necessario aspettare la scoperta dell’America per impiantare stabilmente le coltivazioni di canna da zucchero, in Messico, a Cuba, in Brasile e nelle isole Antille. L’importazione della commodity, in tutta Europa, divenne allora un mercato fiorente e accessibile, grazie al quale nacque l’arte pasticcera. La testardaggine napoleonica pose fine ai traffici commerciali, operati dall’Inghilterra, a favore del Vecchio Continente. Fu allora che, si rese necessario ricorrere ad un altro metodo per la produzione, allo scopo di quietare gli stomaci famelici europei. Nel 1802, in Slesia, venne inaugurato il primo zuccherificio industriale, grazie alla sperimentazione di Franz Karl Achard, che riuscì ad ottenere lo zucchero, a partire dalla comune ed economica barbabietola. Da allora, i commerci europei sono stati ampiamente (se non esageratamente) inondati di tonnellate di materia prima, sulla falsariga di quelli internazionali.

Gaudeamus igitur

Attualmente, i principali produttori sono: 1) per lo zucchero di canna: il Brasile, il Messico, l’Australia e la Tailandia; 2) per lo zucchero di barbabietola: l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina. Ma è calcolando le esportazioni, che il quadro diventa interessante. Il Brasile vende, ogni anno, ben 17 milioni di tonnellate di prodotto raffinato; l’Europa, 7,2 milioni e gli Stati Uniti 159 000. E’ proprio su questi numeri grandiosi che si delinea il supporto per i mercati. Le piazze finanziarie più importanti, sulle quali si scambiano i futures sulla nostra soft commodity, sono la New York Board of Trade, la Tokyo Grain Exchange e la London International Financial Futures. La luculliana dolcezza di questo trading attira hedgers, specializzati nel commercio fisico internazionale e speculatori sistematici, che sfruttano squilibri e disallineamenti fecondi.

L’acquolina in bocca

Ciò che rende particolarmente appetibile l’intero contesto commerciale è che lo zucchero gode di una sua stagionalità particolarmente pronunciata, legata alle condizioni ambientali ed alle temperature. I prezzi negoziati si arricchiscono di forza rialzista, nel momento della rischiosa semina primaverile; mentre, scendono vorticosamente durante la stagione autunnale, in occasione dei raccolti e degli approvvigionamenti mondiali. E questo accade, sia che si tratti di piantagioni di canna, che di coltivazioni di barbabietola. Ci troviamo dinnanzi ad una volatilità annuale accentuata, ma programmabile, ad substantiam, nel medio periodo.

Dulcis in fundo

tiramisùCari lettori golosi, in queste ore, il future n. 11 sullo zucchero bianco, con scadenza luglio 2013, è prezzato 16,38 $ la libbra, alla New York Board of Trade. La finestra stagionale rialzista si chiuderà agli inizi di agosto, e dunque vi rimane ancora tempo prezioso per assumere una posizione con questa semplice prospettiva; successivamente a tale periodo, i prezzi dovrebbero invertire il loro trend annuale, seguendo la perfetta sincronia degli ultimi 15-20 anni. Perdonatemi, ma ora, mi debbo congedare in tutta fretta. Sto preparando un tiramisù imperiale e devo stare attenta a montare bene le uova con lo zucchero bianco ed il mascarpone. Del resto, con tutta l’energia mentale profusa, stasera, ho bisogno di una lauta dose di carboidrati.

 

Indice Z-Score – Definizione e Significato

Supponiamo di avere un metodo di trading che ci dia una grande fiducia, che produce dei risultati soddisfacenti per lungo tempo e che siamo riusciti ad affinare attraverso un lungo periodo di studio e di sperimentazione. Siamo consapevoli dei rischi di applicare una leva elevata nel nostro trading. Siamo dunque molto soddisfatti dei risultati ma siamo ancora incerti su quanto dovremmo rischiare. Cosa possiamo fare per risolvere questo problema?

Uno dei problemi principali di qualsiasi metodo di trading è la lunghezza e la frequenza delle serie di vittorie e di sconfitte. Una serie vincere è un periodo durante il quale abbiamo degli incrementi consecutivi del nostro conto, mentre una serie di perdite è l’esatto contrario.

Ovviamente, se una tecnica di trading genera delle vittorie e delle sconfitte in serie, i risultati che otteniamo non sono indipendenti l’uno dall’altro. Un commercio redditizio ci suggerisce la probabilità che si avranno più utili. Al contrario, se una perdita ci avverte che sarà seguita da altre perdite, allora dovremmo scartare il nostro approccio al mercato e cercare altre metodologie ed occasioni.

Questa conoscenza può permetterci di aumentare le dimensioni della nostra posizione con ragionevole certezza o di chiuderla in caso di perdita.

L’indice Z-score a questo punto entra in gioco. Questo indicatore è infatti uno strumento matematico che viene solitamente utilizzato per calcolare la capacità di un sistema di negoziazione di generare una serie di vittorie e di sconfitte.

La formula di calcolo è molto semplice, il che ci permette di testare le nostre strategie e verificare se ci sono delle serie generate da un pattern casuale o meno. Se il pattern è casuale i nostri risultati sono indipendenti l’uno dall’altro e non c’è alcun senso cercare una serie o costruire le nostre posizioni successive partendo da quelle precedenti. D’altra parte, se la nostra strategia è incline a generare delle serie in modo non casuale, possiamo usare questa conoscenza per massimizzare i nostri profitti.

Errori da Evitare nel Curriculum

Il Curriculum Europeo è il mezzo che usiamo per presentarci, per questo deve essere fatto in modo esemplare e quanto meglio possibile. Di seguito vi riportiamo le 10 cose da evitare per compilare un Curriculum Europeo.

Eccessivi dettagli sulla nostra vita
Nel Curriculum Europeo dobbiamo inserire delle informazioni personali, come ad esempio il nostro nome, l’ email, il telefono ecc. Oltre i vari indirizzi e contatti cerchiamo di non inserire cose che sono inutili, così facendo perdiamo dei punti agli occhi del lettore. Chi sta leggendo se vuole sapere di più può chiederlo. Ipotesi inversa invece quando di tratta del sociale, lì possiamo ampliare di più il discorso del personale.

Esperienze di lavoro irrilevanti
Si sconsiglia decisamente di inserire delle esperienze lavorative di poco conto o che non sono a stretto contatto con il posto per il quale ci stiamo candidando. Quindi è inutile scrivere pagine intere di passate esperienze quando poi sono di poca importanza o non hanno un nesso con quella per il quale ci stiamo candidando.

Inserimento della Fotografia di Default
Le risorse umane di un’ impresa non possono fare delle differenze o delle scelte in base all’ aspetto estetico. Inserire una foto al Curriculum Europeo non è obbligatorio, almeno che se non è richiesta, la risorsa può anche chiederla in sede di colloquio giusto per associare il CV ad un volto, ad una persona. Discorso che, ovviamente, non vale nelle professioni o nei concorsi in cui viene chiesta una bella presenza, tipo modello/a, attore ecc.

Aspettative di guadagno, meglio non parlarne
E’ consigliato, almeno in sede di candidatura, non parlare di guadagno. Se proprio ci viene chiesto in colloquio teniamo sul vago, rispondendo “da XXX a YYY”. L’ argomento può essere trattato poi più esplicitamente quando la possibilità di essere assunti è più alta.

Inserire Lavori o Esperienze inventate
Essere sinceri ed onesti spesso premia. Non bisogna per forza nascondere magari dei periodi in cui non abbiamo lavorato, oppure degli episodi negativi nel nostro percorso lavorativo. Gli errori ci formano, magari nella lettera di presentazione possiamo scrivere cosa abbiamo imparato dagli errori commessi. Così facendo possiamo creare una buona immagine di noi, matura e professionale.

Stesso discorso valevole per le competenze. Non diciamo, ad esempio. Di parlare bene l’ inglese quando poi non è così.

Informazioni riservate
Alcuni mestieri spesso richiedono riservatezza, o perché si lavora con dati sensibili, o perché si lavora per un progetto in grande riservatezza. Queste informazioni non devono essere divulgate in alcun modo. Si parla di un’ etica professionale fondamentale, quindi cerchiamo di non scrivere informazioni che ci possono mettere in cattiva luce e che ci possano far apparire come una persona su cui non si può fare affidamento.

Non evidenziare i nostri Aspetti negativi
Il Curriculum deve dare un’ immagine di noi pulita, deve risaltarci, quindi cerchiamo di non parlare molto, o meglio, non risaltare, i nostri aspetti negativi. Magari rigiriamoli a nostro favore, gli insegnamenti che ci danno quando sbagliamo ecc.

Evitare di essere troppo Pieni di Se e Presuntuosi
Va bene metterci in evidenza, ma spesso esagerare vuol dire sforare ed entrare nella presunzione che non vi gioca di certo a vostro favore. Non inserite quindi, come già detto, esperienze o eventi che per il vostro trascorso possono sembrare improbabili, siate veri e sinceri, fate capire e sottolineate il fatto che volete crescere professionalmente imparando.

Non porsi subito degli Obiettivi Professionali
Gli obiettivi che vogliamo raggiungere li teniamo in testa, non è necessario scriverli nel Curriculum Europeo. Almeno che non siamo dei neo laureti che dobbiamo seguire un certo iter professionale.

Evitare di Scrivere un Curriculum Vitae Lungo e Noioso
Si sconsiglia in ogni modo scrivere un Curriculum Europeo molto lungo che può risultare noioso per chi legge, si ricorsa che un buon Curriculum deve essere scritto correttamente, deve essere completo, e non più lungo delle 3 pagine A4.

 

Ordini di Borsa – Quali Sono

Il singolo investitore non può acquistare o vendere strumenti finanziari direttamente in Borsa, ma per le sue transazioni deve affidarsi ad un intermediario autorizzato (banca o SIM) al quale dovrà espressamente indicare di volta in volta, l’esatto strumento finanziario su quale deve essere eseguito l’ordine, la quantità ed eventualmente il prezzo.

Nel momento in cui si vuole effettuare una compravendita, la prima decisione da prendere riguarda la scelta tra le diverse alternative di un ordine:

Ordine al meglio (market): sono disponibile ad acquistare o a vendere una determinata quantità di titoli al prezzo in quel momento in vigore sul mercato. Questo può essere considerato un ordine rischioso in quanto non si è mai sicuri del prezzo al quale viene conclusa la transazione.

Ordine con limite di prezzo (limit): sono disponibile ad acquistare un titolo ad un prezzo non superiore ad un determinato valore o a vendere ad un prezzo non inferiore ad un determinato valore.

Ordine curando: ossia per le mie transazioni mi affido all’esperienza dell’intermediario, sarà lui a scegliere per me le migliori proposte che si presenteranno nella giornata.

All or none (tutto o nulla): sono disponibile a vendere e ad acquistare solo esclusivamente ad un certo prezzo e per una determinata quantità, se così non avviene l’operazione viene annullata.

Stop: l’odine di vendere o comprare parte solo dal momento in cui il prezzo del titolo raggiunge una soglia prestabilita; da quel momento in poi l’ordine si trasforma in un ordine al meglio.

Day (giornaliero): sono disponibile ad acquistare e a vendere ad un certo prezzo ma se tale prezzo non è raggiunto alla fine della giornata borsistica l’ordine viene cancellato.

Open (good till cancelled, valido finché non cancellato): sono disponibile a vendere o ad acquistare senza nessun nessun limite temporale fino a quando l’ordine non è eseguito o cancellato, viene cancellato automaticamente se non eseguito alla fine del mese.