Di fronte all’ondata sempre più incessante della sensibilità nei confronti del pianeta e della sua salute, stanno oggi imperversando idee più o meno fattibili basate sul riciclo e sull’uso continuato delle risorse disponibili, eliminando così gli sprechi: tra le tante, ricorderemo le attività di commercio equo e solidale – volte appunto a creare una sorta di legame tra i paesi in via di sviluppo, pieni di risorse ma poveri economicamente – ma anche gli ecopunti – provenienti da un’azienda piemontese che opera nel settore del riciclaggio e della rivendita di materiali di uso comune, come carta, plastica e ferro.
Tra questi, si inserisce molto bene l’idea relativa all’apertura di un negozio che si occupa della vendita di detersivi alla spina, un business nuovo e interessante, che ricalca l’idea generica del rispetto dell’ambiente e della limitazione d’uso di contenitori in plastica che potrebbero alla lunga essere inquinanti per il territorio.
I primi ad accogliere questa idea innovativa sono stati alcuni supermercati – ricordiamo quelli a marchio Coop e Crai – ma negli ultimi tempi sono in molti a pensare che questa potrebbe rivelarsi un’attività non solo all’insegna del rispetto del territorio e delle sue risorse, ma anche redditizia e remunerativa, visto anche il numero sempre più crescente di consumatori interessati all’acquisto di detersivi alla spina, decisamente meno costosi rispetto alle grandi marche confezionate ed imbottigliate, quindi sono in tanti a voler aprire un negozio alla spina.
I vantaggi per il consumatore sono tanti: oltre al fatto che in questo modo i detersivi alla spina hanno un prezzo nettamente più vantaggioso rispetto al detersivo tradizionale e consentono di diminuire gli sprechi sia per quanto concerne l’acqua (850 gr ogni chilo di plastica risparmiata), sia per quanto riguarda il petrolio (95 gr ogni chilo), si acquista un solo contenitore di plastica da riempire con il detersivo sfuso, invece, che uno ogni volta (e questo chiaramente comporta una diminuzione notevole del consumo di plastica pro-capite).
Cosa fare allora per aprire un negozio di detersivi alla spina.
Le soluzioni e le possibilità sono tante e varie, ed oggi si può scegliere se aprire un’attività tradizionale per la vendita di detersivi alla spina o in alternativa aprire un negozio di detersivi self service affidandosi a distributori automatici.
Inoltre, per evitare tutta la trafila burocratica ed affidarsi a personale competente e già avviato, è possibile rivolgersi alle aziende che operano in questo settore in franchising, prestando ovviamente la massima attenzione per quanto riguarda il franchisor, scegliendo un’azienda seria e motivata, in grado di offrire, oltre che il prodotto, anche un servizio e ad una consulenza valida.
Tra i più importanti nel settore, possiamo citare: Mille Bolle, AQSystem, Officina Naturae, Saponando, Ekocel e Lympha, che mettono e disposizione del cliente – e dell’eventuale collaboratore futuro – i propri siti per avere un’idea più o meno generale sul da farsi. In ogni caso, le proposte possono variare di azienda in azienda, e mentre alcune vi proporranno solo detersivo sfuso, altre affiancano alla proposta “detersivo alla spina” anche il classico detersivo confezionato per ampliare l’offerta del negozio.
Ciò modifica anche il costo degli impianti e l’investimento che dovrete affrontare per aprire un negozio di detersivi, che può variare da un minimo di 3.000 euro per un corner in un negozio già avviato con un impianto da 6 rubinetti, ai 30/35.000 euro per un negozio monomarca completo di tutto. Per maggiori dettagli sui costi da sostenere è possibile vedere questa guida di Luca Russo pubblicata su Tuaimpresa.net.
In ogni caso, riteniamo che questa sia una soluzione molto valida non solo perché potenzialmente diversa da molte altre attività, ma anche perché contiene l’emblema del riciclo e del rispetto dell’ambiente, tutte cose di fondamentale importanza al giorno d’oggi: il consumatore – ovvero il cliente – che utilizzerà i suddetti detersivi sfusi risparmierà dal 20% al 60% rispetto ai detersivi tradizionali, e contribuirà allo sviluppo ecosostenibile, poiché grazie all’utilizzo di detersivi sfusi si riducono i rifiuti, si risparmia l’energia necessaria alla produzione e al trasporto dei contenitori e si riducono le emissioni di anidride carbonica.