Nello scorso articolo abbiamo parlato dei cicli di mercato, dandone una definizione generica, necessaria tuttavia per poterne capire il funzionamento. I cicli di mercato sono quelli che fanno acquistare le monete di quei paesi che stanno attraversando un periodo di boom e di vendere le valute dei paesi che invece stanno attraversando un momento di crisi.
C’è un modo per poter anticipare l’inizio di questi periodi? Il boom e la fase di down del ciclo economico possono inziare da qualsiasi settore dell’economia. Quando cominciano i problemi tra le imprese del settore finanziario queste concederanno pochi crediti. Quando i problemi sorgeranno in un altro settore dell’economia le banche daranno credito mettendo però in previsione inadempienze e fallimenti.
Di solito la crisi del credito comincia prima della crisi vera e propria, secondo le statistiche della Banca Centrale, i tassi di prestito alle aziende, le notizie che parlano di licenziamenti e di fallimenti. Naturalmente, se la fase è invece di boom, l’evoluzione sarà in direzione opposta, ovvero con un’espansione invece della contrazione, ma il processo è simile. L’espansione e la contrazione si diffondono da un settore all’altro, tutta l’attività economica generale viene sostenuta o ne viene compressa, dunque il boom o la crisi sono in corso.
Per poter usare questi dati a livello pratico ci sono diversi tipi di indicatorinumeri, che si occupano di valutare l’influenza della disoccupazione, le azioni di politica della banca centrale, i fallimenti, ecc. Questi sono tutti indicatori che mettono in evidenza una possibile crisi.
L’indicatore più importante è fornito da un’attenta analisi dell’economia e dall’identificazione delle zone in cui i più grandi squilibri si accumulano. Per poter fare questo è possibile cercare degli indicatori di primo piano, come quelli che mettono in evidenza i prestiti delle banche centrali. Le banche sono uno dei primi attori a risentire di crisi o di boom economici, in qualsiasi economia.