Il mutuo chirografario è, nella sostanza e nella forma, quel finanziamento che rientra nella categoria dei mutui per durata e per caratteristiche, ma che non è accompagnato dalla garanzia tramite l’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile. Si tratta di una forma di mutuo che comunque può prevedere altre forme di garanzia, oltre a quelle reddituali, quali ad esempio l’emissione di cambiali o altre tipologie di garanzie personali.
Il legislatore ha voluto dare la possibilità, a coloro che richiedono importi non eccessivamente elevati, e per una durata non particolarmente lunga, di ottenere un mutuo senza dover affrontare anche le spese, piuttosto consistenti, dell’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile, oppure quando ciò non sia di fatto possibile. Quindi per quanto riguarda l’importo che può essere richiesto normalmente il limite è fissato dalle banche a 30 mila euro, mentre la durata non dovrebbe superare i 5 o 6 anni. Un caso particolare di richiesta di mutuo chirografario si ha nel caso in cui venga richiesto da un’azienda, che non ha la proprietà di immobili da porre in garanzia, o nel caso di capitali necessari per la ristrutturazione di parti condominiali. In entrambi i casi non può essere apposta l’ipoteca, e starà poi alla banca specificare il tipo di garanzie personali che vuole come contropartita per l’operazione di finanziamento.
La fase di istruttoria è quella tipica di un mutuo, per cui non vi sono delle particolari differenze. Ovviamente bisognerà adattarsi alle varie tipologie di garanzia personale che verranno richieste dalla banca, e nel caso di fondi necessari per i lavori di ristrutturazione di un condominio bisognerà allegare anche la copia del verbale in cui si evince la scelta di provvedere ai lavori, e il preventivo di spesa per l’esecuzione dei lavori stessi. Mancando la garanzia solida dell’ipoteca, non si può dare per scontato l’esito della pratica, tuttavia esistono dei prodotti specifici che alcune banche propongono proprio per i condomini e con le caratteristiche del mutuo chirografario.
Il mutuo di liquidità è una particolare forma di mutuo ipotecario, che presenta degli elevati punti di rischio per le banche, e per questo viene accompagnato da ipoteca, e le percentuali massime (che variano da banca a banca) dell’importo che viene erogato, in linea di massima non superano il 50% del valore dell’immobile. Il mutuo chirografario, mancando della tutela dell’iscrizione dell’ipoteca, non viene concesso sotto forma di mutuo di liquidità, ma la forma più utilizzata è quella relativa alle spese di ristrutturazione, anche se la somma viene erogata in un’unica soluzione, e non a stato avanzamento lavori.