Come già accennato nei mutui a tasso variabile e a tasso fisso, le banche o gli istituti autorizzati, nelle loro proposte possono utilizzare i cosiddetti tasso d’ingresso e il tasso a regime.
Il tasso d’ingresso è un tasso di interesse usato dalle banche solo nel primo periodo di vita del mutuo (generalmente va da i sei mesi ai 2 anni), è considerato a tutti gli effetti un tasso pubblicitario o promozionale perché in sostanza è un tasso con valore minore rispetto al tasso che verrà in seguito applicato al mutuo.
Dopo il periodo del tasso d’ingresso, verrà adottato il tasso ufficiale cosiddetto a regime, ricavato dalla somma dell’Euribor e lo spread, è sul tasso a regime che bisogna guardare in quanto rappresenta il vero costo del mutuo e sul quale concentrare la maggior attenzione per stabilire quale mutuo sia più vantaggioso rispetto ad un altro.
Nelle varie proposte di mutuo dobbiamo porre particolare attenzione se negli esempi di ammortamento sia stato adoperato il tasso d’ingresso o il tasso a regime, e si deve prestare particolare attenzione al TAEG dove al di là delle varie spese del mutuo è indicata l’esistenza del tasso d’ingresso.