Back to Back – Definizione e Significato in Finanza

Back-to-back è locuzione che può qualificare due diverse operazioni economiche: il prestito e la vendita di merci.

Nel primo caso, si ha il back-to-back loan, ossia il mutuo che due società residenti in Paesi diversi si fanno reciprocamente, ciascuna versando all’altra un determinato ammontare espresso nella propria valuta nazionale. Gli scopi per cui
una simile operazione viene posta in essere possono essere molteplici.

Di norma, è per minimizzare i rischi di fluttuazione del rapporto di cambio; questo infatti viene stabilito dalle parti fin dall’inizio. Può avere tuttavia anche fini di elusione fiscale. Ciò accade in specie quando le società appartengono allo stesso gruppo e il trattamento fiscale nei Paesi in cui hanno sede presenta differenze rilevanti. Il back-to-back loan può essere, infine, utilizzato per fini illegali, in particolare per costituire riserve di fondi “neri” all’estero.

Il back-to-back credit è invece una tecnica utilizzata nel commercio internazionale per mantenere ignota l’identità dell’esportatore. Il venditore consegna i documenti richiesti per la transazione a un’istituzione finanziaria specializzata in questo tipo di operazioni, diventando così creditore nei confronti di questa; l’istituzione finanziaria, che funge da intermediario, emette quindi a favore dell’acquirente nuovi documenti, di modo che rimangano ignoti gli estremi anagrafici del
vero esportatore. A quest’ultimo verrà girato il pagamento effettuato dall’importatore, una volta detratta la parte che l’istituzione finanziaria si sarà riservata.

Investire in Monete d’Oro – Maple Leaf e Nugget

Abbiamo parlato in precedenti articoli di monete d’oro da investimento molto conosciute e apprezzate, come per esempio la sterlina d’oro inglese.

Meritano attenzione, però, anche altre monete meno note, ma che conservano un certo fascino ed hanno una buona valorizzazione. Stiamo parlando della Maple Leaf canadese e della Nugget australiana.

Maple Leaf canadese.
Coniata in Canada dalla Royal Canadian Mint nel 1979, è una delle prime monete 24 carati, nominata “cinque 9” (oro puro 999,99/1000), ed è riconosciuta unica e molto interessante come investimento. La sua eccezionale purezza la rendono addirittura così delicata che è meglio tenerla ben conservata per evitare di farla rovinare per colpi accidentali o anche per cambi improvvisi di temperatura.
La moneta d’oro Maple Leaf è disponibile in 5 tipi: 1 oncia, 1/2 oncia, 1/4 di oncia, 1/10 di oncia e 1/20 di oncia. La più ricercata dagli investitori è quella da 1 oncia: ha un diametro di 30 millimetri, uno spessore di 2,87 millimetri, pesa 31,10 grammi, ha un volore nominale di 50 dollari ed il suo valore attuale di mercato e di circa 900 euro.
La moneta presenta sul dritto l’effige della Regina Elisabetta II e sul rovescio una foglia d’acero, simbolo della bandiera canadese.

Nugget australiana.
Come la Maple Leaf canadese, la Nugget australiana è composta da oro puro, distinguendosi così dalle altre monete d’oro da investimento. E’ stata avviata dalla Gold Corporation nel 1986 e fino al 1989 ha riportato sul rovescio disegni sempre diversi di nugget (pepita). Poi hanno deciso di riprodurre la figura del canguro (anche questa sempre diversa di anno in anno) ed è stato limitato anche il numero delle monete ogni anno realizzate, rendendole molto ricercate. Sul dritto la moneta riporta l’effige della Regina Elisabetta II.
Esistono 8 tipi della Nugget, che vanno da 1 kg ad 1/20 di oncia. Quella da 1 oncia, la classica per eccellenza per fare un investimento, ha un peso di 31,10 grammi, un diametro di 32,10 millimetri ed uno spessore di 2,8 millimetri. Il suo valore nominale è di 100 dollari australiani ed il valore attuale di mercato è di 1.000 euro circa.
La sua composizione è di 999,99/1000, quindi oro puro 24 carati e, tra le monete d’oro da investimento, come la Maple Leaf, si presenta molto delicata, ed è soggetta a subire graffi e ammaccature, per cui si deve prestare molta cura per la sua conservazione.

Differenze tra Conto Corrente e Conto Deposito

Il conto corrente è ormai posseduto da quasi tutte le persone perchè è indispensabile sia per tenere al sicuro il denaro che per poter effettuare delle spese con le carte di acquisto.

Associato al conto corrente è nato da poco il conto deposito, di cui si sta largamente parlando in questi tempi. Nonostante questi due servizi siano molto diversi tra di loro, è facile pensare che siano la stessa cosa a causa del nome simile.

Le differenze sono svariate ma sicuramente alcune in particolare caratterizzano il conto deposito, se paragonato al conto corrente:

il conto deposito non costa nulla, mentre il conto corrente ha dei costi fissi.
il conto deposito garantisce un rendimento, mentre il conto corrente non più.
il conto deposito permette delle azioni limitate mentre il conto corrente offre diversi strumenti.
Per quanto possano essere diversi tra loro, questi due prodotti finanziari coesistono; infatti un conto deposito non può essere aperto se non si è intestatari di un conto corrente.

Solo chi ha un conto corrente potrà scegliere le tipologie di investimento offerte dal conto deposito.
Il conto corrente, nel caso del conto deposito, serve come un punto di appoggio in cui transita il denaro che può andare da una parte o dall’altra.

Il conto deposito non ha costi perché in qualche modo i costi sono sostenuti dal conto corrente associato al conto deposito; il canone annuale e le spese di gestione del conto corrente coprono le eventuali spese che un conto deposito potrebbe sviluppare.

Nella maggior parte dei casi nemmeno le operazioni di deposito e vincolo comportano costi in più per il cliente.

Il conto deposito non permette, generalmente, di effettuare i pagamenti come le bollette o i Rid bancari e nemmeno operazioni come la ricarica di un cellulare o il pagamento delle tasse. Queste operazioni si possono effettuare tranquillamente con il conto corrente.

Il conto corrente viene dotato di strumenti di pagamento correlati come la carta di credito, il bancomat ed il libretto di assegni; grazie alla presenza di questi strumenti, il cliente effettua gli acquisti o sposta i soldi presenti sul conto. Un conto deposito tradizionale non ha questi strumenti, anche se alcune banche provvedono integrando con altre tipologie di carte di credito.

Un conto deposito riesce a dare un rendimento piuttosto alto anche quando si tratta di depositi liberi, ossia non vincolati a giacenza obbligata. Di base, i soldi depositati ricevono un rendimento su un tasso base che può andare dall’1% al 2,5%. Un conto corrente, ammesso che fornisca ancora degli interessi, difficilmente supera lo 0,5% di rendimento.

Non si può non avere un conto corrente, sopratutto in un epoca in cui si paga quasi sempre con un bancomat; essendo quindi intestatari di un conto corrente, trasferire parte del proprio capitale su un conto deposito sembra una scelta saggia e vantaggiosa. A riguardo ti segnalo un articolo che ho scritto precedentemente. Ecco perchè conviene trasferire i soldi su un conto deposito invece che lasciarli sul conto corrente

Come Funziona il Mutuo a Tasso Fisso

Il mutuo a tasso fisso è una forma di prestito a lungo termine ove la rata pagata mensilmente non è variabile, bensì fissa nel tempo, consentendo di pianificare con maggiore sicurezza le spese mensili da affrontare.

La dicotomia tra i tassi di interesse applicati ai mutui, ossia fisso o variabile, è argomento di frequenti discussioni anche al di fuori dei più stretti ambienti finanziari. Le domande che vengono poste e le cui risposte sono spesso contraddittorie sono: quale dei due è il migliore? Quali sono i rischi e i vantaggi dell’uno e dell’altro?

Il motivo principale per cui le risposte a queste domande sono spesso contraddittorie è che di risposte certe non ne esistono, e spesso le stesse risposte dipendono dall’andamento del mercato e dal costo del denaro, che varia giornalmente. Quello che è certo è che chi sceglie un mutuo a tasso di interesse fisso ha una maggiore tutela rispetto a chi propende per il tasso variabile, il quale, lo dice il nome stesso, può variare in maniera significativa nel corso del tempo che possono incidere anche pesantemente sull’importo della rata mensile.

Nel caso in cui scelga un mutuo con un tasso di interesse fisso, si restituisce la somma intera del capitale richiesto a cui va ad aggiungersi una quota fissa, ossia il tasso di interesse, che rimane immutato nel tempo anche nel caso in cui dovessero cambiare le condizioni del mercato e del costo del denaro. Questo tasso è sicuramente superiore in percentuale rispetto al tasso variabile che viene proposto al momento della stipulazione del contratto e il capitale da rimborsare potrebbe alla fine risultare superiore, però offre la certezza di una rata costante che non muta nel tempo, per tuta la durata del mutuo.

Varianti
Un’alternativa al tasso fisso che spesso viene proposta dalle banche è la formula a tasso misto, ossia fisso e variabile insieme. Questo vuole dire che il tasso di interesse legato al capitale rimane fisso per un determinato periodo di tempo dal momento della firma del contratto e successivamente diventa variabile e può quindi subire le influenze dell’andamento del mercato: influenze, è importante sottolineare, che possono far incrementare l’importo della rata così come farla diminuire in caso il mercato sia favorevole o il costo del denaro si abbassi sensibilmente.

Importo totale
In base a quanto appena detto possiamo quindi ottenere l’importo totale del mutuo che andremo a rimborsare, nel lasso di tempo prestabilito e che viene chiamato montante, solo se scegliamo un mutuo a tasso fisso, quindi con una rata costante. Per sapere quanto ci costerà in totale il mutuo basta quindi sommare l’importo della rata per il numero di mesi che durerà il mutuo.

Conto Deposito Vincolato a Breve o Lungo Termine

E’ quasi ovvio che se scegli un investimento a breve o lungo termine, il tuo rendimento sarà proporzionale alla tua scelta.
Ma quale conto deposito scegliere? E’ meglio investire su un conto deposito a breve termine oppure tentare l’investimento a lungo termine?

A questo dilemma puoi rispondere solo tu attraverso una piccola autoanalisi. Il tuo capitale è consistente oppure si tratta di qualche centinaia di euro che hai messo faticosamente da parte?
Questi soldi ti serviranno o potrebbero servire nell’immediato futuro, oppure puoi scegliere di non toccarli per un certo numero di mesi?
Preferisci guadagnare poco ma subito oppure attendere un po’ e guadagnare di più?
Seppur possano sembrare delle domande banali, se rispondi a queste avrai la risposta su quale è il miglior conto deposito per te.

Vediamo le varie situazioni in cui potresti trovarti:

Hai un piccolo capitale inferiore ai 10.000 euro e questi sono i soli soldi che hai da parte.

La scelta ideale è un conto deposito libero che ti dia un rendimento interessante ma che ti lasci la possibilità di prendere i tuoi soldi all’occorrenza. Il rendimento che ti da un conto deposito libero è dettato dal tasso base che la banca scelta stabilisce.

Questa è un’ottima soluzione perché ti da un rendimento base davvero alto e l’unica cosa che ti chiede in cambio è di aspettare 33 giorni dalla tua richiesta di denaro per avere i soldi a disposizione.
Questo è un compromesso perché hai il conto deposito libero, un rendimento così goloso e solo per aspettare 33 giorni.
Con un piccolo capitale anche il conto deposito vincolato può essere una scelta interessante perché puoi scegliere anche un vincolo di pochi mesi oppure anche di 1 solo mese.

Nessuna forma di investimento ti da quello che ti offre il conto deposito, rendimenti alti più di altri investimenti, durate brevi e ragionevolmente compatibili con le necessità degli investitori e costi azzerati per l’apertura e chiusura dei contratti e massima sicureza.