Da anni ti rivolgi alla tua erborista di fiducia per la cura e la bellezza del tuo corpo. Ogni volta che ti immergi nel profumo delle erbe e delle piante, ti chiedi perché hai accantonato il tuo desiderio di lavorare in un’erboristeria. Probabilmente, non avevi a disposizione tutte le informazioni utili per realizzare il tuo sogno lavorativo, e hai passato del tempo a chiederti “ma come si diventa erborista?”.
Per rispondere a questa domanda, bisogna prima di tutto chiarire di che figura professionale si tratta.
L’erborista non è solo un semplice commesso che trascorre le proprie ore di lavoro dietro un bancone, vendendo tisane e bagnoschiuma profumati.
L’erborista è colui che si dedica prima di tutto alla conoscenza delle proprietà e i benefici delle erbe, per poter consigliare e realizzare i rimedi ideali per i propri clienti.
La mansione principale di chi lavora in un’erboristeria è sicuramente quella di vendere prodotti che siano adatti a tutte le esigenze. Per questo motivo non devono mai mancare i classici cosmetici, dalle creme per il corpo ai prodotti per il make-up, tutti rigorosamente biologici e naturali.
L’erborista, però, deve anche riuscire ad offrire ai clienti dei rimedi erboristici e fitoterapici adatti. Oltre alle tisane preconfezionate, deve saper realizzare miscele individuali. Che la camomilla sia ottima per dormire e che la lavanda profumi i cassetti è risaputo, ma non tutti sanno, ad esempio, che l’iperico aiuta a sentirsi meno tristi.
Per lavorare in un’erboristeria non sono obbligatori dei titoli di studio, ma è chiaro che l’erborista più preparato è quello che ha maggiori conoscenze.
Per questo è preferibile aver conseguito una laurea triennale in Tecniche erboristiche, ma sono ottime anche quella in Farmacia o Agraria.
Un erborista specializzato può comprendere meglio i problemi dei propri clienti, aiutandoli a risolvere i disturbi con migliori risultati e maggiori guadagni.