Avete lanciato la vostra attività, avete scelto il nome, il logo identificativo, avete registrato il vostro marchio e siete quindi tranquilli che nessun altro possa avere la vostra stessa identificazione.
Avete promosso a dovere la vostra attività, creando un interessante evento di inaugurazione ed associando ad esso moltissima pubblicità; avete creato un sito web che tenete costantemente aggiornato, nel quale proponete la vostra attività ed informate la potenziale clientela su sconti, promozioni, o più semplicemente sui servizi che la vostra attività offre.
A questo punto, il primo pensiero è quello di godersi il meritato riposo e lasciar fare tutto al personale che avete assunto. Sbagliato!
Una delle principali cause di fallimento di una attività è la mancanza di interesse da parte dell’imprenditore, che una volta avviata l’attività ritiene di aver svolto un ottimo lavoro e, piano piano, lascia tutto nelle mani di terze persone.
Rispondete a questa domanda: di chi è l’impresa?
La risposta cela in sé la soluzione per mantenere in vita e soprattutto in ottima salute la vostra attività: solo l’imprenditore può avere a cuore il proprio negozio più di chiunque altro, e solo lui, quindi, ha il dovere e la possibilità di fare in modo che l’attività non conosca il proprio declino.
Quali sono, quindi, le cause per le quali un locale può fallire?
Prima di tutto, la mancanza di una strategia di vendita, ed eventualmente anche una buona dose di scarsa informazione o preparazione: il primo punto riguarda anche eventuali attività in cui, per risparmiare, siano stati assunti amici o parenti con una infarinatura generale e non dotati di un corso di formazione che ne abbia garantito la professionalità. Uno dei primi investimenti da fare sulla propria attività, lo abbiamo detto, riguarda proprio il personale, che deve di norma essere qualificato – possedere cioè delle qualifiche, delle competenze, delle reali capacità – e che abbia frequentato corsi di formazione e di aggiornamento.
Se il personale non risponde a questi requisiti, con il passare del tempo vi renderete sempre più conto che la totale inesperienza si farà sempre più notare, e ciò potrebbe rivelarsi deleterio: cassieri, camerieri, cuochi che improvvisano questo lavoro – giusto per fare qualche esempio – non porteranno mai a nulla di buono.
Un altro mito da sfatare è quello secondo cui la localizzazione dell’attività sia il solo punto fondamentale per mantenere in vita il successo della stessa: a volte molti imprenditori pagano fior di quattrini per ottenere un locale in punti strategici, salvo poi non saper gestire tutte le risorse di cui dispone, finendo così col far diventare la propria attività “una tra le tante”.
Un’altra causa del fallimento può essere quella di non avere bene in mente le entrate e le uscite, non sapendo quindi ben gestire il denaro: quanti sono i proprietari che, del tutto ignari dell’andamento della propria attività – perché se ne interessano poco, credendo di poter lasciare tutto nelle mani del personale – spendono e spandono semplicemente aprendo il registratore di cassa? Un consiglio utile può essere quello di assegnarvi uno stipendio, proprio come fate con il personale che lavora per voi: questo vi aiuterà a tenere i piedi ben piantati per terra ed a non correre il rischio di spendere più di quanto realmente guadagnate.
Pianificate la vostra attività ed interessatevene personalmente: cercate di avere sempre bene in mente degli obiettivi da superare secondo un tempo prestabilito, e fate di tutto per ottenere il risultato desiderato. Impegnarvi in un obiettivo può essere molto positivo perché vi aiuterà a vedere la vostra attività con occhi meno distaccati: in fondo, dopo tutti i sacrifici per ottenere i permessi, le file burocratiche, il denaro ed il tempo investiti, meritate che la vostra attività raggiunga presto il successo e non cada nel limbo del fallimento.